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Tra i testi letterari più dinamici e influenti del XVI secolo, "L'Orlando furioso" di Ludovico Ariosto (1532) è emerso da un mondo i cui orizzonti si stavano rapidamente espandendo, e il poema si presenta come un prisma attraverso il quale esaminare vari anelli della catena di interazioni che hanno caratterizzato l'area mediterranea dall'epoca tardoantica, attraverso il periodo medievale, alla prima modernità e oltre. L'idea di questo volume - e del progetto da cui ha avuto origine - trova il suo punto di partenza nel celebre poema di Jorge Luis Borges, "Ariosto y los Árabes" (1960), che vede il Furioso come il cardine di una cultura letteraria passata e futura che circola tra l'Europa e il Medio Oriente. Protagonista sia del conflitto storico che dello scambio culturale, il "saraceno" musulmano rappresenta l'"altro" essenziale nell'opera di Ariosto, ma l'Orlando furioso si impegna anche con la più ampia rete di comunità religiose, politiche e linguistiche che definiva il bacino mediterraneo del suo tempo. I sedici contributi qui riuniti, scritti da un diverso gruppo di studiosi che lavorano in Europa, Africa e Asia includono ambiti correlati di analisi - filologia, storia religiosa e sociale, cartografia, arte materica e figurativa e rappresentazione - per gettare nuova luce sui sistemi relazionali generati ed esemplificati dal grandioso poema di Ariosto.